martedì 27 ottobre 2009

riflessioni pubblicitarie....

questo il testo di una pubblicità che sta andando in onda in questi giorni:

"a tutti coloro che vedono questo bicchiere mezzo pieno, e non mezzo vuoto
 e usano il tempo per essere ciò che autenticamente sono,
 a chi si è perso percorrendo una strada, che non è la sua
 e si sente libero se, malgrado la paura, trova il coraggio di scegliere
 a chi si sente speciale nel vedere ciò che ha,
 e non quello che gli manca
 a tutti coloro che vedono la propria unicità come un bicchiere mezzo pieno
 ama chi sei, e nessuno sarà mai come te"

Ho visto succedere parecchie cose, in questo periodo e tutte mi hanno fatto convergere verso un'unica domanda:

"Ma è mai possibile che sia così difficile godersi quello che si ha nella vita, senza dover per forza sempre cercare di avere ciò che non vedi, oltre alla prossima curva?"

giovedì 15 ottobre 2009

finito il giro di valzer..... eccomi pronto per un giro di giostra.

Con la giornata di ieri, ho terminato il periodo di cassa integrazione datomi dall'azienda e oggi, giusto per festeggiare il mio rientro sulle strade ferrate che collegano Cossato a Milano, ecco che mamma FS mi omaggia di 20 minuti di ritardo sul treno Novara - Milano che mi deve portare al lavoro.

Alla sera, inoltre, ho saputo altre due chicche: la prima, che il treno Cossato - Novara successivo a quello preso da me è stato soppresso; la seconda che il treno dopo ancora (ovvero quello che mi capita di prendere quando mi sveglio più tardi del solito) è stato declassato da diretto a regionale e ha fatto quindi tutte le fermate arrivando a Novara oltre l'orario di coincidenza con il Torino - Milano che però era in forte ritardo a sua volta.....

Come diceva il buon Ligabue, in una delle sue canzoni più belle: "perché se il mondo cambia, qualche mondo non cambia mai" ;-)

Un giorno, una canzone.

E con questo post, inauguro una categoria. Con oggi, infatti, parte la piccola saga di quelle piccole o grandi vibrazioni sonore che ogni giorno mi circondano e che vorrei iniziare a condividere con voi.

Inizio, raccontandovi di un fatto che ha ispirato la canzone di cui vi voglio parlare oggi: durante una notte, un gruppo di persone sta guardando un servizio televisivo sulla guerra in Bosnia e assiste ad una scena in cui una bambina cade a terra morta, colpita in testa da un cecchino. Da questa scena è nato quello che, a mio parere, è uno dei ritornelli più toccanti di sempre:

"on a TV,  mounted on the wall, 
 from this distance I can see it all,
 and I've been out here
 watching you
 watching you fall"

"su una televisione, montata su un muro,
 da questa distanza posso vedere tutto,
 e sono stato qua fuori
 a guardarti
 guardarti cadere"

Il pezzo è "Watching you Fall" dei Savatage, canzone da cui poi è partito il progetto di un concept album tutto incentrato sulla guerra in Bosnia, ma questa è un'altra storia.....

martedì 13 ottobre 2009

quando la morte ti passa vicina....

la morte fa sempre parte della vita di tutti noi, ma ci sono dei momenti in cui ne percepisci distintamente la presenza e sai di essere assolutamente impotente, perché non c'è nulla che tu possa fare, né per cambiare la situazione, né per attutire il dolore che si affaccia in te e nei tuoi cari, perché qualcuno o sta mancando o rischia di essere costretto ad una non-vita, se anche riuscisse a sopravvivere. Sono questi  i momenti in cui diventi cosciente che tutto ciò che ha un inizio, ha anche una fine, e  che troppo spesso noi facciamo finta di non ricordarcelo.

Voglio sperare che tu possa ritornare ad una vita normale e degna, e se questo non dovesse essere, ti auguro di morire in pace, soffrendo il meno possibile.

venerdì 9 ottobre 2009

La stecca del maestro.

Ovvero: quando sei spiazzato dalla conferma di un ricordo.


Ieri sera, infatti, ho avuto modo di sentire la seconda campana su una storia si un'amicizia di vecchia data in cui le due persone protagoniste si erano allontanate, potendole così confrontare e ciò che è uscito dal suono delle due campane unite mi ha lasciato con l'amaro in bocca. 


Infatti, mentre una delle persone ha detto a chiare lettere "per quel che mi riguarda non ne voglio più sapere nulla di te, addio", l'altra, a tutt'oggi, è assolutamente convinta che l'allontanamento sia dovuto a cause contingenti e che comunque il rapporto di grandi compagnoni non sia stato assolutamente intaccato. Il punto, però, è che io ho sempre percepito loro due come persone fortemente affini e la persona che crede ancora che il rapporto di amicizia sussista, come estremamente intuitiva, puntuale nell'analisi delle situazioni che capitavano, e nel comportarsi poi di conseguenza, quindi, il vederlo così cieco di fronte alla realtà di un fatto così palese, mi ha abbastanza intristito.


Detto questo, le cose per me non cambiano e sarò sempre fiero di averli conosciuti e di aver portato avanti l'amicizia con entrambi. 


A presto :)

domenica 4 ottobre 2009

un umanista, il problema dei 20 km e l'italia....

Ovvero, un resoconto spot di un pomeriggio passato in compagnia di mia moglie e di un amico.

Due cose in particolare:

la prima, sentirsi definito un "umanista", parlando di religioni e di dei (con tanto di corollario che le religioni non c'entrano nulla con gli dei, servono soltanto ai fedeli); la seconda, il notare assieme come troppa gente viva priva di passioni, in quel cerchio mentale di 20 km in cui spesso si rinchiude, per paura di affrontare le conseguenze dei propri sogni e dei propri desideri e il renderci conto che tutti noi, quel cerchio, lo abbiamo spezzato molto tempo fa.

p.s. per il mio "umanesimo", io devo ringraziare sentitamente colui che è stato Cesare Renzi ;)

pps... e adesso vado a vedermi Italia-Olanda, finale degli europei di pallavolo femminile.

a presto.