giovedì 30 giugno 2011

la migliore risposta di sempre....

Ebbene sì, voglio annunciarvi che, qualche giorno fa, ho trovato la più bella risposta possibile alla domanda “tutto bene?”, che è una delle più comuni  che ci si sente fare tutti i giorni e, spesso, anche più volte al giorno, ma il punto più curioso della questione è il fatto che, questa risposta, sia uscita in un periodo come questo dove eventi negativi si sono abbattuti su di noi come un fiume in piena.

Nulla ci  è stato risparmiato: dalla morte, che ci ha toccato, sia tra i “parenti degli amici”, sia tra gli amici che nel nostro nucleo famigliare (se non ho contato male, abbiamo avuto il discutibile onore di partecipare a 12 funerali in 12 mesi) alla salute, dove mia moglie ha avuto diversi peggioramenti, che l’hanno portata a dover andare in giro anche di giorno avendo con lei il bombolotto dell’ossigeno e, come ciliegina sulla torta, il fatto di dover camminare col bastone quando esce di casa; dai rapporti personali nella nostra sfera di amicizie comuni, dove si sono avute le chiusure traumatiche di due  amicizie importanti ad una serie di difficoltà economiche, causate sia da spese impreviste che da mancati introiti, dovuti ai misteriosi meccanismi fiscali generati dalla fantasiosa legislazione italiana; dalla ricerca di un nuovo appartamento che, prima di arrivare a compimento, ci ha fatto passare attraverso un trattativa andata male, proprio nel momento in cui stava per concludere, ad altri simpatici casini causati dall’idiozia o dall’ignoranza altrui.

 Tensioni; acutizzarsi di malattie; colpi che ci feriscono più o meno profondamente e ci lasciano cicatrici con cui, comunque, ci tocca fare i conti; preoccupazioni per persone care, per cui comunque sappiamo di non poter far più di ciò che già stiamo facendo e la coscienza che, di fronte alle nuove situazioni, ci troveremo entro breve a dover rivoluzionare, di nuovo, le nostre vite.

Ebbene, a parte tutto questo, io percepisco chiaramente la gioia di vivere giorno per giorno e capisco che tutto ciò è possibile perché: a parte tutto, non ho mai perso il gusto di fare ciò che mi piace e di godermi tutti i momenti in cui lo sto facendo; a parte tutto, non faccio dipendere la mia felicità dai comportamenti di mia moglie, così come lei non fa dipendere la sua felicità dai miei, ma ciascuno di noi sa comunicare e condividere le proprie esperienze con l’altro per unire le proprie gioie senza sminuire le esperienze dell’altro; a parte tutto, rimango cosciente che, in qualunque situazione mi dovessi venire a trovare, cerco di valutare cosa posso fare nel caso in cui la situazione stessa si vada ad evolvere nel modo peggiore possibile, in modo tale da avere sempre chiaro come potrò affrontarla e cosa dovrò fare per venirne fuori. Mi rendo conto, infine, che questi atteggiamenti, valgono sia per me che per mia moglie.

Per tutto questo, quando a fine giornata mi sto per addormentare,  posso solo essere soddisfatto di me, di mia moglie e della mia vita, ed è per questo che, quando tu, chiunque tu sia, mi chiederai “tutto bene, Adriano”? io ti risponderò, guardandoti negli occhi e col sorriso sul volto, con tutta la gioia e con tutto l’orgoglio che ho: “A PARTE TUTTO, SÌ

sabato 4 giugno 2011

Hanno ucciso l'uomo nero.... Ma a cosa sarà servito?

Ovvero un piccolo grande dubbio sulla morte di Osama Bin Laden.


Osama Bin Laden è morto, ucciso durante un'operazione delle forze militari americane in pakistan ormai da quasi un mese.

Questa notizia, soprattutto nei primi giorni, ha scatenato una moltitudine di reazioni che, comunque, sono andate scemando in breve tempo per dar spazio ad altre novità, come da meccanismo collaudato, in questo mondo che sembra voler digerire qualsiasi cosa nel più breve lasso di tempo possibile, anche per far sì che le cose vengano dimenticate, piuttosto che metabolizzate dalla gente. Tante reazioni, tanto caos, e una voce di sottofondo comune che andava dicendo, da Barack Obama in giù, che "da quel momento il mondo sarebbe stato un posto migliore e più sicuro".... e proprio su questo si innesta il mio dubbio.

Non ho dubbi, infatti, né nel definire Bin Laden come uno dei peggiori criminali dei nostri tempi, che ha sparso dolore e morte a piene mani, attraverso la sua organizzazione ed i suoi sicari, in nome di un odio tanto profondo quanto antico, né nel dire che, malgrado tutto, la meno peggio delle possibili soluzioni, a livello politico, fosse quella della sua morte, ma non posso essere d'accordo sul fatto che il mondo sia un posto migliore e più sicuro, solo in virtù del fatto che un criminale (fosse anche il più crudele e pericoloso di tutti i tempi) ha pagato con la morte i suoi crimini.

Il mio dubbio sostanziale, infatti, sta nel fatto che non posso fare a meno di notare che, in questa presunzione di maggior sicurezza e di miglior qualità del mondo, viene sottinteso che Osama Bin Laden era o LA CAUSA (o per lo meno una delle maggiori cause) dell'odio tra la gente musulmana e il mondo occidentale, che ha negli Stati Uniti uno dei suoi simboli più forti, mentre, nel mio modo di vedere le cose, Bin Laden non è stato altro che UN EFFETTO di questo odio, le cui radici vanno cercate da tutt'altra parte. Ora, pur essendo vero che combattere i criminali e lottare contro chi ci assale e chi ci vuole danneggiare sia assolutamente legittimo e doveroso, è però altrettanto vero che, nel momento in cui a questa lotta non si accompagna un'altra battaglia, che è quella contro le radici profonde dell'odio, che stanno nel meccanismo del pregiudizio e del disprezzo verso chiunque sia diverso da noi, e nella presunzione e nella superbia del credere che il nostro stile di vita (qualunque esso sia) sia quello VERO, GIUSTO E DA DIFFONDERE, mentre tutti gli altri siano FALSI, DEPRECABILI E DA DISTRUGGERE, allora tutti gli sforzi e le energie che saranno state impiegate per distruggere i nemici e i criminali non serviranno a nulla, se non a continuare ad alimentare il fuoco dell'odio che, un giorno o l'altro, continuando su questa strada, finirà per distruggerci tutti.

giovedì 2 giugno 2011

liebster blog



Ovvero un premio gradito.

In questi giorni, mi sono arrivate due segnalazioni per un premio che vuole essere una promozione per i blog che hanno meno di 100 followers e che, quindi, grazie a questo premio, vanno ad avere una maggiore visibilità.

Le regole del premio sono le seguenti:


-linkare la persona da cui hai ricevuto il premio (che sarebbe lo scrivente!).
-raccontare 7 cose su di te
-premiare 15 blog e avvisarli del premio (il premio serve a dare maggiore visibilita' nominandoli, con il linkaggio).

Comincio a ringraziare chi mi ha segnalato, ovvero: mia moglie e una nostra amica di torino

Per quanto riguarda le 7 cose di me, posso dire che:

1) Sono un essere di sesso maschile nell'ottavo lustro di vita, con forte ascendenza felina e felicemente sposato con una streghetta di grande spessore umano.

2) Sono una persona estremamente curiosa che vive le proprie passioni in maniera molto intensa, con una forte componente di ricerca e di collezionismo; per la cronaca le mie passioni principali di tipo "collezionistico" sono la musica, i fumetti, le serie tv e i film in DVD.

3) Ho una forte componente agonistica e mi piace lo sport; ho praticato a livello dilettantesco il karate (da bambino), la pallacanestro e la pallavolo (in età liceale). Da 13 anni a questa parte, pratico a livello agonistico lo sport delle freccette.

4) Sono un programmatore di mestiere e lo sono anche filosoficamente perché parlo alle macchine nel linguaggio degli umani e parlo agli umani nel linguaggio delle macchine. Questo implica che:
     - non do nulla per scontato
     - in ogni situazione valuto sia il "se" che "l'altrimenti"
     - parlo senza sottointesi
     - per me tutti i problemi hanno almeno una soluzione e, di conseguenza, se un qualcosa non ha soluzioni vuol dire che non è un problema, ma una realtà che devo accettare per come è.

5) Vivo la vita come un equilibrio tra decisioni da prendere, problemi da risolvere, gioie, soddisfazioni e divertimenti da prendersi, per godere di ciò che si ha e di ciò che si è momento per momento, fino alla fine.

6) Sono un grande estimatore della tecnologia e della rete in particolare, luogo in cui mi sono sempre presentato in tutto e per tutto per come ero prima e per come sono adesso ed anche luogo in cui ho avuto modo di conoscere molte delle persone che, a tutt'oggi, sono e sono state tra le più importanti per la mia vita e per la mia evoluzione personale.

7) " 'Cause the person I am are the parts that I play". Finisco con una citazione di una canzone del mio gruppo preferito, per far capire che, nel mio percorso, la musica ha sempre avuto e sempre avrà un'importanza fondamentale, perché è stato anche e soprattutto attraverso il mio modo di vivere il rapporto con le canzoni, le loro musiche e i loro testi, che mi sono formato come persona, perché, in fondo, io sono carne, sangue, ossa e note con parole al seguito.

Di seguito metto i blog ma, siccome ne seguo decisamente meno di 15, allora metterò sia quelli seguiti da me direttamente che alcuni di quelli che seguo per interposta persona (ovvero quelli che, spesso, mi legge mia moglie quando vuole condividere con me un momento di riflessione o di umorismo ed allegria).

Questi i blog che seguo con meno di 100 followers
creativando, ovvero il blog di mia moglie
fiore stropicciato e barbro, ovvero i blog di due nostre comuni amiche... decisamente diverse tra loro
SBR Guitars, ovvero il blog di un mio collega che, per diletto e passione, si è messo a costruire chitarre

Mentre i blog che seguo per interposta persona sono:

il blog di ammammuzza
il blog agofollia
il blog di Slela

Per il momento, grazie del premio e ciao a tutti.